L'Abbazia di San Salvatore è sita ad Abbadia San Salvatore di Siena.
Le sue origini sono antichissime addirittura al periodo Longodardo quando qui comamdava il Duca Ratchis.
L'abbazia è arrivata fino a noi dopo lunghe vicissitudini e l'aspetto attuale è sostanzialmente dato dai restauri negli anni trenta del XX secolo.
A questo periodo a cui si deve anche la opinabile trifora centrale.
La facciata ha la forma di capanna alta e stretta ed è realizzata in pietra.
Quasi non ci accorge della presenza di due torrioni differenti di cui quello di destra è basso ed imcompiuto e l'altro è alto e merlato.
Entrando si trova la classica chiesa dalla forma a croce latina.
L'aspetto interno attuale è dato dai restauri effettuati negli anni trenta del XX secolo.
Durante detti restauri furono eliminati gli altari barocchi ed i muri, precedentemente stuccati, furono riportati al loro aspetto originario.
Il pavimento venne sbassato e costruita la scala centrale che conduce alla zona prebiteriale.
All'interno della chiesa si trovano diverse belle opere di Francesco Nasini come:
- il martirio di San Bartolomeo
- un dipinto rappresentante la Leggenda del duca Ratchis (1652-1653) di Francesco Nasini
- gli affreschi della Cappella del Santissimo Salvatore
- gli affreschi della Cappella della Madonna della Pieve con storie della Vergine
- gli affreschi della Cappella del Presepio
Sopra l'altare centrale si staglia il bel Crocifisso ligneo intagliato e policromoto datato verso la fine XII secolo, mentre sui lati si aprono tre piccole cappelle tutte affrescate da Francesco Nasini.
La Cappella del Santissimo Salvatore è sita nel transetto di destra e fu affrescata tra il 1652 ed il 1653 da Francesco Nasini.
Gli affreschi celebrano l'apparizione del Cristo al Duca Longobardo Ratchis.
Interessante, nella parete di fondo, la rappresentazionedi una gloria di angeli con Sant'Abdon, Sant'Antonio Abate, San Marco Papa e San Sennen.
La Cappella della Madonna della Pieve è sita nel transetto di sinistra e fu affrescata sempre da Francesco Nasini nel 1653.
Il ciclo di affreschi fu completato dal fratello Antonio Annibale Nasini nel 1659.
La Cappella del Presepio è stata "aggiunta" in epoca barocca semplicemete aprendo una porta.
Bello è il soffitto totalmente decorato.
Al suo interno Francesco Nasini ha realizzato un ciclo di affreschi con tema la Natività la Fuga ed il ritorno dall'Egitto.
Gli affreschi sono poco più che frammenti, ma meglio di nulla.
Assolutamente da non perdere sono le due acquasantiere cinquecentesche in trachite che si trovano all'ingresso della chiesa.
Per accedere alla cripta Longobarda del Duca Ratchis si scendono pochi gradini e si entra in un ambiente veramente unico.
La cripta ha trentadue colonne con capitelli di cui venticinque originali.
Al suo interno è inoltre presente la chiesa originale.
Vi invitiamo a trovare il cosidetto capitello della prima colonna storica in cui si riconoscerebbero i fondatori della abbazia ovvero il Duca Ratchis con sua moglie Thesia insieme all'abate Erfone.
Le forme sono romaniche e quindi forse prorpio originali non sono ....
... dal chiostro si accede, salendo le scale, al museo sito al primo piano.
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