L'abbazia di Farfa che vediamo oggi è sostanzialmente quella che venne modificata durante la Commenda dei Principi Orsini.
La chiesa originaria (il cui ingresso era ove ora si trova l'ufficio informazioni) venne ruotata di 90° in senso orario ed arricchita con numerosi affreschi rinascimentali tra cui un grandissimo Giudizio Universale.
Non sappiamo se fu durante questa ristrutturazione che venne demolito il secondo campanile.
La storia ci dice che la nuova Basilica di Santa Maria di Farfa fu consacrata nel 1496.
La Basilica di Santa Maria di Farfa non è particolarmente grande o monumentale.
All'ingresso si vede, sopra il portale romanico nella lunetta, un affresco quattrocentesco rappresentante la Vergine con Bambino tra Santi.
Sopra la lunetta si vede lo stemma di Vincenzo Maria Orsini, lo stesso stemma che poi vedremo all'interno sul soffitto a cassettoni.
Al suo interno si trova una grande navata centrale e due piccole, e basse, navate laterali divise da due filari di colonne ioniche.
Come già detto imponente, anche se poi è scarsamente illuminato, è il grande olio su muro posto sulla parete di fondo rappresentante il Giudizio Universale dipinto nel 1561 dal pittore fiammingo Henrik van der Broek (probabilmente lo stesso artista che negli stessi anni ha affrescato il Santuario di Mongiovino in Umbria).
Un po' dappertutto si trovano affreschi del XVI e XVII secolo rappresentanti i fondatori dell'abbazia ovvero San Tommaso di Morienna e San Lorenzo Siro, oltre che a San Benedetto, sua sorella Santa Scolastica e tante Storie della Vergine.
Andando con ordine si trovano:
- Crocifissione (copia da Francesco Trevisani)
- Madonna col Bambino e due Angeli detta la Madonna di Farfa. Questa immagine della Madonna è venerata fin dal XIII secolo ed è stata ricoperta nel XIX secolo da una lamina d'ottone sbalzata che ne lascia visibili i soli volti.
Sotto la Madonna di Farfa si trovano i resti mortali del Beato Placido Riccardo (1844 - 1915) beatificato da Pio XII nel 1954.
- Sant'Orsola dipinta da Orazio Gentileschi
- Madonna con Bambino dipinta da Orazio Gentileschi
- Crocifissione di San Pietro dipinta da Orazio Gentileschi
- le lunette delle cappelle cono attribuite ad allievi della scuola di Orazio Gentileschi
- Madonna con Bambino tra Santi
- San Tommaso di Morienna e San Lorenzo Siro
Interessanti sono i vari soffitti a partire dalle grottesche della scuola degli Zuccari che abbelliscono sia i transetti che il coro.
Bellissimo è il soffitto a cassettoni del 1494 / 1496 con al centro un grande stemma di Vincenzo Maria Orsini.
La chiesa ha il classico schema con tre navate e due transetti ed un abside affrescato.
La datazione delle navate, tetto, parete di ingresso e transetti è tra il 1494 e il 1496.
Sulla parete di fondo c'è il citato Giudizio Universale
L'altare maggiore è databile con la consacrazione del 1496.
Nella zona del transetto davanti all'altare maggiore è visibile una parte del pavimento originario della chiesa del IX secolo.
Quando camminate nella chiesa notate che il pavimento non è piano, ma degrada verso l'abside.
Addirittura nella parte finale c'è uno scivolo di raccordo.
Noi abbiamo fermato qui la nostra visita alla chiesa abbaziale e abbiamo finito la nostra giornata con una passeggiata per Farfa.
Infatti non era possibile visitare (motivi statico / strutturali) la cripta del VII - VIII secolo.
Per la visita alle altre parti dell'abbazia era invece necessario essere accompagnati da una guida.
Cosa non abbiamo visto?
Il Chiostro piccolo Longobardo, il Chiostro grande, la biblioteca dell'abbazia, il museo archeologico (sulla cultura dei Sabini) e con la pinacoteca con tele del rinascimentali.
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