La Chiesa Abbaziale dei Santi Vincenzo ed Anastasio assolutamente non da l'idea di essere una abbazia.
La Chiesa venne consacrata nel 1221 ad opera di papa Onorio III.
Da qualche parte, sulla parete della navata di sinistra, c'è una lapide che ricorda la giornata, ma Noi non l'abbiamo trovata.
Inizialmente la Chiesa era dedicata al solo Sant’Anastasio.
Era stato l'Imperatore Eraclio I il Grande, circa nel 630 d.C., a donare al monastero delle Tre Fontane all'Acque Salvies, come reliquia, la testa di Sant'Anastasio martire.
Quando poi nel 1370 furono trasferite qui anche le reliquie del martire spagnolo San Vincenzo, ne fu cambiato il nome in "dei Santi Anastasio e Vincenzo".
Le due foto sopra riprodotte sono state scattate ad circa 10 anni di distanza l'una dall'altra, ma qui, alle Tre Fontane, il tempo è come si fosse fermato.
La facciata è estremamente semplice ed è composta da cinque finestre ad arco con un oculo tondo in sommità.
L'ingresso principale all'abbazia è da sotto il porticato.
Al suo interno l'abbazia ha la classica pianta a croce latina su tre navate con la centrale di dimensione circa doppia rispetto alle laterali e che termina su di un abside quadrata e con delle cappelle laterali.
Il tetto è realizzato con capriate in legno.
Non ci giriamo attorno, l'abbazia è fin troppo minimalista.
Le sole cosa da vedere al suo interno sono le due acquasantiere ...
e gli affreschi degli apostoli sui pilastri.
Il resto o non c'è proprio od si è perso nei secoli.
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